Testo del Codice
In pochi sussurriamo, qui dove indugia l'ombra.
Alcune parole restano inespresse.
Le verità vengono affossate.
Fin dove non potranno mai più riemergere.
Dirthamen non è più, egli disse.
Il Sommo ci dà questa greve notizia.
Che cosa faremo? Dove andremo?
Cosa sarà degli antichi segreti che ardono nei nostri cuori?
Verranno per noi, nella notte.
Coloro che ruberanno le parole dalle nostre labbra.
E il nostro dio non si manifesta più in nostra difesa.
Ci aggrappiamo alle pareti, alle mura.
Preghiamo per un'alba che mai giungerà.
Il Sommo ci inganna.
Le mielose parole che scivolano sulla sua lingua.
Conosciamo la disperazione che vogliono mascherare.
Noi, i discepoli di Dirthamen, conosciamo la verità. Ora e sempre.
Il Sommo promette sicurezza.
Proteggerò i nostri antichi segreti, egli afferma.
Tutto ciò che un tempo Dirthamen ci diede sarà al sicuro.
Ma è il nostro sangue che cerca.
Un sacrificio empio e oscuro.
Una prigione di malvagità per tenere noi all'interno e tutto il resto all'esterno.
Non lo sentiremo, non lo sentiremo!
I segreti sono follia per le nostre orecchie, ma sono nostri.
Il Sommo non può toglierceli.
Solo Dirthamen, nostro guardiano, ed egli soltanto.
E se non prende i segreti...
Sono nostri per sempre.
La sua mente che non può pensare.
La sua lingua che non può parlare.
Le sue mani che non possono toccare.
Le sue orecchie che non possono sentire.
I suoi occhi che non possono vedere.
E così il Sommo sarà vincolato.
Si unirà a noi nel silenzio.
Per il suo cuore, per il suo cuore.
Il Sommo è vincolato.
Il segreto che cela, lo cela con noi.
La veglia che sostiene, la sostiene con noi.
La sua paura non ci indebolirà.
Nessuno verrà, caro mentore.
Nella nostra eternità, solo l'oscurità regna.