Testo del Codice
Lo chiamammo "Rito della Calma": una mente, sotto l'effetto del lyrium, veniva portata in uno stato del tutto privo di emozioni o coscienza di sé, necessario per attirare uno spirito della fede dagli abissi dell'Oblio. Un'impresa ardua, considerato che la mente di un adepto della Calma è pressoché invisibile a questi esseri. Il candidato doveva essere puro. Se questi si dimostrava degno, lo spirito avrebbe toccato la sua mente... e l'avrebbe liberato dalla Calma trasformandolo in un Cercatore della Verità. I candidati indegni, invece, sarebbero rimasti per sempre degli adepti della Calma.
Fu solo in seguito, quando il primo mago tentò invano di unirsi al nostro ordine, che scoprimmo come il Rito della Calma potesse impedire ai maghi di attingere ai propri poteri, oltre a renderli immuni alle possessioni demoniache. Così, quando venne fondato il Circolo dei Magi, donammo il nostro rito più prezioso. Compimmo questo sacrificio in nome del bene comune, in modo che ai maghi pericolosi fosse risparmiata l'esecuzione e continuassero a condurre vite armoniose e produttive. Ciò che non donammo, però, fu il rito che annullava la Calma. Questo, insieme al nostro antico legame con gli spiriti della fede, sarà sempre il nostro segreto.
-Un estratto dal tomo di Cassandra sui Cercatori della Verità