Testo del Codice
Aurvar Raed era un fabbro giovane e talentuoso di Orzammar. Si innamorò segretamente della figlia più giovane di Walder Turin, un guerriero d'alto rango, ma Aurvar sapeva che la loro unione non avrebbe mai ricevuto la benedizione di Walder. Perciò si mise al lavoro e forgiò una splendida mazza, costruita con l'acciaio più puro e incantata con il lyrium. Poi la offrì al padre della sua amata, il quale ne riconobbe subito il valore.
Walder Turin chiese ad Aurvar cosa desiderasse in cambio dell'arma. "Questo è il mio capolavoro," rispose Aurvar. "Ci tengo più che alla mia stessa vita. In cambio posso accettare soltanto qualcosa che per voi sia altrettanto prezioso." Dopo un istante di silenzio, Walder reagì con una fragorosa risata alla sfrontatezza di Aurvar. Quindi accettò di pagare un prezzo che riteneva pari al valore della mazza.
Appena due giorni dopo, Aurvar e l'amata fuggirono dalla città con la somma principesca offerta da Walder. Il guerriero, furibondo, cercò la figlia in ogni angolo di Orzammar, ma i due avevano già raggiunto la superficie per iniziare una nuova vita. Walder non li vide mai più.
La mazza rimase ad Orzammar, ma Walder non poteva sopportarne la vista. Per questa ragione venne tumulata nella tenuta e, dopo la sua morte, rivenduta a un mercante.