L'Oblio, conosciuto dai dalish (e anche da alcuni umani)[1] come l' Aldilà, è un regno metafisico legato al Thedas e separato dal Velo.
Dettami della Chiesa[]
Secondo la Chiesa, l'Oblio è un regno di materia primordiale da cui il Creatore ha formato il mondo fisico e tutte le sue creature.[2] Di tanto in tanto viene paragonato a un pozzo delle anime[3], con le sue acque fatte di lyrium.[4] Si dice che sia il primo regno generato dal Creatore, e popolato dagli spiriti, i primi "figli" del Creatore. Divenendo sempre più insoddisfatto di loro, allora il Creatore generò il Thedas, separandolo dall'Oblio da un Velo e popolandolo di creature mortali. Molti spiriti divennero gelosi di questi nuovi figli, e si trasformarono in ciò che i mortali chiamano demoni, bramando ed emulando i loro desideri più infimi e i loro peccati.
Il Canto della Luce stabilisce che in origine la Città Nera era la Cittadella Dorata, il trono del Creatore. Ma quando dei magister del Tevinter tentarono di entrare fisicamente nella città macchiandola con la loro ambizione e il loro orgoglio, la loro punizione fu di ritornare alla terra come i primi prole oscura, dando inizio al primo Flagello. Solo quando il Canto della Luce si diffonderà in tutti gli angoli del mondo, il Creatore perdonerà l'umanità e ritornerà, ripristinando la Cittadella Dorata.
Altre credenze[]
- I dalish di riferiscono all'Oblio con il termine "Aldilà", e credono che sia un luogo sacro che un tempo era la casa degli dei. Sostengono anche che a seguito dell'inganno di Fen'Harel prima della caduta di Arlathan, gli dei ora giacciono prigionieri nella Città Eterna nel cuore dell'Oblio, mentre il Temibile Lupo gongola e vaga allegramente banchettando con gli spiriti dei morti.[5]
- L'Antico Tevinter credeva che l'Oblio fosse il regno dei loro Antichi Dei, e la Cittadella Dorata fosse il centro del potere delle loro divinità.[7]
Paesaggio e abitanti[]
La sostanza con cui è fatto l'Oblio viene talvolta riferito come "etere".[9][10][11]
Nella sua forma più pura, l'Oblio è un mondo contorto e inquietante, composto da rocce scure e vene di lyrium grezze, dove è sempre notte.[12] e la gravità non influenza nulla allo stesso modo.[13] I buchi tra i sogni sono esattamente luoghi vuoti.[14]
Un'isola [15] con la Città Nera, una metropoli oscura con guglie intrecciate[9] sembra essere una caratteristica sempre presente nell'Oblio in qualunque luogo ci si trovi, e sempre all'orizzonte. Nessuno è mai riuscito a raggiungerla da quando i magister troppo ambiziosi hanno invaso fisicamente l'Oblio nel -394 Età Antica. Persino i demoni più potenti si tengono alla larga dalla Città Nera.[7]
L'Oblio può apparire come qualcosa di molto diverso quando prende forma tramite un sogno. Come se l'Oblio fosse diviso in feudi appartenenti agli spiriti o ai demoni che ci vivono, e cambiano il paesaggio dell'Oblio per emulare ciò che vedono nelle menti dei mortali che sognano. Essi copiano luoghi, oggetti, persone e concetti del mondo reale, spesso in modo cruento o confuso. Queste copie non sono neanche lontanamente consistenti, e vacillano seguendo il movimento delle persone che sognano. Gli spiriti i cui regni sono affollati da visitatori, arrivano a governare pezzi grossi dell'Oblio, mentre le memorie e i concetti dimenticati nel mondo reale scivolano via lentamente per ritornare all'etere, e gli spiriti che li governavano perdono tutto il loro potere.[9]
Entrare e uscire[]
Le persone del Thedas visitano l'Oblio mentalmente, quando sognano, anche se poi non ricordono il tempo speso lì. L'eccezione più risaputa sono i nani, che invece non sognano. Anche i qunari sostengono di non sognare come gli umani e gli elfi. Per il Qun entrare nell'Oblio è vietato, e i qunari si incontrano raramente lì,[5], ma i fatti ci suggeriscono che almeno alcuni di loro sognano.[16]
I maghi attingono all'Oblio quando lanciano un incantesimo, e sono in grado di rimanere lucidi quando viaggiano nell'Oblio. I membri del Circolo visitano frequentemente l'Oblio con l'aiuto del lyrium, in particolare durante il Tormento, dove un'apprendista viene messo contro un demone, e o si trasforma in abominio, e viene conseguentemente ucciso, oppure supera la prova e viene promosso a mago a tutti gli effetti. I Sognatori sono in grado di entrare nell'Oblio con la forza di volontà. I maghi sono anche in grado di portare altri individui nell'Oblio, inclusi i nani [17] e i golem.[18]
Se si uccide la forma eterea di un mortale quando si trova nell'Oblio (perciò ponendo fine al suo sogno e svegliandolo), è uno shock per il corpo reale, ma normalmente non letale. Tuttavia, si sa che i maghi Sognatori sono in grado di uccidere gli altri nei loro sogni, e se un individuo è "sveglio" durante la sua morte nell'Oblio, allora può portare potenzialmente anche alla sua morte fisica. La Guardiana Marethari dice a Hawke che "la morte nell'Oblio può rendere Adepti della Calma" quando parla di Feynriel, tuttavia questo non sembra che si applichi a tutti i maghi che vengono uccisi nell'Oblio, quindi il suo significato, o come sia arrivata a questa conclusione, non sembra essere chiara.
Nell'Oblio[]
Fede e forza di volontà sono fondamentali nell'Oblio. Tutto ciò che esiste lì, esiste come espressione del pensiero[21] e riflette le aspettative del sognatore[22]. Le persone sognano il loro amore nell'Oblio perché gli spiriti riconoscono i legami tra le anime, e quel legame ha potere nei sogni.[23] Un individuo che si aspetta di vedere un demone piuttosto che uno spirito, ne vedrà uno se permette che i preconcetti offuscano la loro vista del mondo dei sogni.[22] Una porta nell'Oblio è semplicemente una transizione: può essere utilizzata per raggiungere potenzialmente quasi qualsiasi luogo desiderato.[24]
L'uso della magia è possibile nell'Oblio, ma gli incantesimi funzionano in modo imprevedibile, in quanto non segue le normali regole.[25] Anche se un mago non può cambiare ogni aspetto dell'Oblio (diversamente, i maghi Sognatori hanno grandi abilità in questo senso), può comunque attingere a un potere impareggiabile mentre dorme. In modo simile, anche chi non è un mago può istintivamente dare forma all'Oblio in piccoli modi: ad esempio, armandosi con armi in grado di tagliare anche nell'Oblio.
I visitatori dell'Oblio parlano spesso dei suoi "sentieri contorti" di cui non si può tracciare una mappa o custodirli[26][27] ma possono essere attraversati con una guida, che sia un fuoco fatuo[28], uno spirito[27], un fantasma[29], o persino il "sommo veggente" Falon'Din del pantheon elfico.[30]. La familiarità con le forme consente ai Proibiti di spostarsi autonomamente lungo le vie.[31]
L'Oblio e la morte[]
Ogni creatura del Thedas entra nell'Oblio dopo la morte, quando il loro spirito lascia il loro corpo[32]. Gli spiriti dell'Oblio come Giustizia, sostengono che le anime dei morti raggiungono effettivamente l'Oblio, ma non si sa esattamente quale sia il loro destino.
Gli elfi dalish credono che i loro antenati, al tempo di Arlathan, non morivano, ma piuttosto entravano in uno stato simile al sogno che chiamavano "uthenera", dove le loro anime vagavano nell'Oblio,[33] accompagnati da Falon'Din e Dirthamen. Avrebbero appreso i segreti dei sogni, e alcuni sarebbero tornati dal Popolo con nuove conoscenze.[34]
La Chiesa sostiene che quando una persona muore, la sua anima attraversa l'Oblio sino a raggiungere l'aldilà e il fianco del Creatore. Coloro che vengono rifiutati dal Creatore, entrano nell'Oblio e si perdono in esso, ritornano nella forma eterea da cui erano stati creati[9] ("nel Vuoto"). Essi rimangono intrappolati nell'Oblio e sono condannati a vagare per l'eternità.[2] Alcuni versi del Canto della Luce fanno un cenno alla reincarnazione, se non addirittura a una vita dopo la morte, come suggerisce il Culto degli Spiriti.[3]
I qunari, invece, considerano l'Oblio come la "Terra della morte".[5]
Yavana sostiene che, subito dopo essere stato ucciso, lo spirito del Principe Claudio Valisti stava indugiando ancora nell'Oblio. Ella lo invoca e gli chiede di darle risposte, o avrebbe legato il suo spirito al suo corpo putrefatto, e avrebbe fatto si che le larve mangiassero la sua "essenza" mentre divorano le sue carni.
Quando poi Alistair chiede a suo padre Maric Theirin di lasciare l'Oblio, inizialmente Maric rifiuta, sostenendo che Cailan Theirin, Rowan, e Loghain Mac Tir si trovavano tutti nell'Oblio dalla loro morte.Voci del Codice[]
Voce del Codice: La Città Nera
Voce del Codice: Oltre il Velo: Spiriti e Demoni
Voce del Codice: Squarci nel Velo
Voce del Codice: Le leggi della natura nell'Oblio
Voce del Codice: Le vie dell'Oblio: un Tormento
Voce del Codice: Le vie dell'Oblio: attimi cristallizzati
Curiosità[]
- Anche se la magia non può predirre il futuro, i maghi possono interpretare sogni particolari e visioni dell'Oblio, per fare speculazioni su cosa sia in arrivo.[35] Ma a tutti coloro che sognano, che siano maghi o meno, possono ricevere una visione unica dall'Oblio.
Riferimenti[]
|