Testo del Codice
Andammo per boschi vicino a Val Foret e ci parlarono di un orso bruno che terrorizzava la gente del posto. Lo trovammo poi a qualche miglio dal cancello occidentale. Si era trovato una tana sul versante di una collina, vicino al piccolo fiume. Ci fermammo a qualche metro di distanza e osservammo. Elwin lanciò un incantesimo di furtività per non farci notare. La magia è utile, eccome.
Dopo qualche ora l'orso fece capolino dalla tana. Il suo vello era di un bellissimo rosso-marrone. Una bestia fenomenale. Dietro di lei, tre piccoli cuccioli. Dolci palle di pelo castano dotate di occhi. Straordinarie creature, eccome.
Mi sarebbe piaciuto stare a osservarli tutto il giorno, ma il vento cambiò e mamma orsa fiutò la nostra presenza (nonostante la magia di Edwin). Balzò nella nostra direzione. A un certo punto si fermò, alzandosi sulle zampe posteriori ed emettendo un sonoro ruggito. Che meraviglia! Era alta il doppio di me, o quasi. Velocissima, caricò verso di noi spezzando rami e sradicando cespugli. Mi scansai, ma Edwin no. Pover'anima. Una zampata lo centrò in petto e cadde a terra. Povero, povero Edwin. La natura è tanto spietata quanto magnifica.
—Da Il selvaggio Thedas - Volume II, di Stephan D'Eroin
Ricerca ultimata: danni contro le bestie aumentati