Dragon Age: La Chiamata è il secondo romanzo ambientato nell'universo di Dragon Age. Venne pubblicato per la prima volta il 13 ottobre 2009 in Canada da Tor Books, mentre raggiunge i confini italiani tradotto e pubblicato da Multiplayer Editioni il 1° gennaio 2010. Il romanzo è incentrato su Maric, un giovane Duncan, e i Custodi Grigi. E' stato scritto da David Gaider.
Il romanzo si colloca circa nel 9:10 Era del Drago, undici anni dopo che Re Maric Theirin e i suoi compagni si sono avventurati nelle Vie Profonde in Dragon Age: Il Trono Usurpato, e otto anni dopo che l'esercito ribelle guidato da Principe Maric scacciò una volta per tutte gli orlesiani dal Ferelden.
Sinossi
In Dragon Age: Il Trono Usurpato, Maric ha attuato la sua vendetta contro i responsabili della morte di sua madre. Ora, dopo aver recuperato il trono, il Re Maric consente infine al ritorno a Ferelden dei leggendari Grey Wardens (Custodi Grigi) dopo oltre duecento anni di esilio. Al loro arrivo, però, portano cattive nuove: uno di loro è fuggito nelle Deep Roads (Vie Profonde) e si è alleato con il loro antico nemico, il mostruoso darkspawn (prole oscura). I Grey Wardens hanno bisogno dell'aiuto di Maric per trovarlo. Quest'ultimo accetta con riluttanza di condurli per i passaggi attraversati anni prima, all'inseguimento di un segreto mortale che minaccia di distruggere non solo i Grey Wardens, ma anche lo stesso regno di Maric.
Trama
Maric viene approcciato da Genevieve, la comandante dei Custodi di Orlais. Il fratello di Genevieve, Bregan, sembra sia stato catturato dalla Prole Oscura, e lei crede che sia stato imprigionato non lontano dal Thaig Ortan. Siccome Bregan conosce l'ubicazione degli Antichi Dei, Genevieve teme che se la Prole Oscura dovesse ottenere questa informazione, la userebbero per scatenare un Flagello nel Thedas. Maric e Loghain sono gli unici superstiti ad aver attraversato quel passaggio delle Vie Profonde, e Maric, abbattuto dalla morte di sua moglie Rowan, si offre volontario per guidare i Custodi Grigi; fugge così da quello che vede come un suo fallimento come padre per suo figlio Cailan, e ricorda anche gli avvertimenti della strega misteriosa riguardo al Flagello in arrivo sul Ferelden. Perciò si mette in viaggio con un gruppo di Custodi guidati da Genevieve, incluso un giovane Duncan, una giovane elfa maga di nome Fiona, l'Avvar di nome Kell ap Morgan, la Sorella Silente Utha, i guerrieri Julien e Nicolas, e il cane di Kell, anche lui un Custode Grigio, di nome Hafter.
Sembra che Bregan si fosse addentrato nelle Vie Profonde dopo aver sentito la sua Chiamata. Tuttavia, egli conosce effettivamente la locazione degli Antichi Dei, che l'Artefice, una prole oscura emissario stranamente intelligente, sostiene di voler distruggere per liberare la sua razza dal loro irresistibile richiamo, così da porre fine di conseguenza la minaccia di futuri Flagelli. L'Artefice sostiene anche che questo potrebbe anche facilitare la pace tra la razza umana e la Prole Oscura, ma il raggiungimento di tale pace richiede un prezzo immenso. La corruzione trasforma normalmente le creature in ghoul, tranne i Custodi Grigi, che sono immuni alla corruzione grazie al rito dell'Unione, almeno in via temporanea. La razza umana e la Prole Oscura possono coesistere in armonia solo nel caso in cui la corruzione della Prole Oscura venga introdotta a tutta la razza umana nel Thedas. Bregan finisce per accettare di assistere l'Artefice nei suoi piani. Più tardi viene fatto trapelare che l'Artefice ha stretto nuove alleanze, tra cui il Primo Incantatore Remille della Roccaforte Kinloch.
Intanto, i Custodi Grigi e Maric si avventurano nelle Vie Profonde, e trovano Bregan e l'Artefice, ma non senza aver incontrato gli orrori dei passaggi sotterranei, con il gruppo sofferente da molte ferite, e in lutto per la perdita di Julien e Nicolas. Inoltre, delle spille donate loro dal Primo Incantatore Remille, che avrebbero dovuto prevenire la Prole Oscura dal percepire i Custodi, sono serviti invece a progredire rapidamente la corruzione nei loro corpi. Solo Duncan ne è rimasto immune, protetto proprio da un coltello incantato in ebano nero che ha rubato da Remille. Al gruppo viene tesa un'imboscata dalla Prole Oscura, che per poco non li ha uccisi, ma d'altra parte vengono tratti in salvo e imprigionati dall'Artefice a Kul-Baras. Alla fine anche Genevieve e Utha accettano di unirsi a Bregan e l'Artefice per distruggere gli Antichi Dei, anche se, in realtà, non viene rivelato loro l'intero piano dell'Artefice.
Il resto dei Custodi Grigi sopravvissuti cercano di scappare insieme a Maric. Solo Duncan, Fiona e Maric riescono a uscire dalle Vie Profonde, grazie al sacrificio di Kell e del suo fedele Hafter che fanno guadagnare tempo al gruppo per permetterli di salvarsi; purtroppo i tre si ritrovano nuovamente ingannati e catturati dal Primo Incantatore Remille, e portati alla Torre del Circolo, nel frattempo occupato da maghi e templari orlesiani. Lì, il gruppo incontra di nuovo l'Artefice, Bregan, Genevieve e Utha. Viene rivelato che l'Artefice ha fatto un patto con Remille: gli avrebbe offerto la conoscenza sulla magia dei prole oscura e Maric come prigioniero per l'imperatore orlesiano, in cambio del suo aiuto nel diffondere la corruzione nelle principali città del Thedas. Tuttavia, i piani dell'Artefice vengono sventati nel momento in cui Loghain, che intanto era venuto a conoscenza dell'occupazione orlesiana nella torre, arriva con un'esercito Fereldiano per riconquistare il luogo, e Bregan e Genevieve rinunciano ai piani dell'Artefice. Bregan, Genevieve e Remille vengono uccisi nello scontro finale, mentre l'Artefice e Utha fuggono.
A quel punto Fiona e Duncan decidono di fare visita al quartier generale dei Custodi Grigi, a Weisshaupt. Libera dalla spilla incantata di Remille, Fiona si riprende dalla corruzione accelerata artificialmente, e i Custodi maghi credono che potrebbe in realtà trattarsi della prima Custode ad essere guarita del tutto dalla corruzione, evitando così la Chiamata. Duncan e Fiona ritornano poi nel Ferelden, Duncan come secondo in comando dei Custodi Grigi del Ferelden, ora riaccolti e tornati dal loro esilio durato 200 anni (nonostante le proteste di Loghain ed altri), mentre Fiona fa visita a Maric. Lei e Maric avevano allacciato una relazione romantica nelle Vie Profonde, relazione che ha generato un figlio mezz'elfo, Alistair, che come tutti i bambini nati da elfi e umani, appare in tutto e per tutto un umano. Fiona affida il bambino a Maric, chiedendogli di crescerlo senza che sappia del suo lignaggio elfico che le ha portato solo che dolore. Dopodiché fa ritorno a Weisshaupt, richiamata per guidare un gruppo di ricerca dell'Artefice. Duncan, invece, si offre di vigilare il bambino in segreto, e assicurarsi che sia sempre al sicuro.Personaggi
Personaggi chiave del romanzo:
- L'Artefice - una prole oscura emissario stranamente intelligente
- Bregan - Fratello di Genevieve ed ex comandante dei Custodi di Orlais
- Duncan - Un giovane Custode Grigio
- Fiona - Un'elfa orlesiana maga e Custode Grigio
- Genevieve - Sorella di Bregan e comandante dei Custodi di Orlais
- Julien - Un Custode Grigio guerriero e compagno di Nicolas
- Kell ap Morgan - Un Custode Grigio anziano e tenente (lieutenant) di Genevieve
- Loghain Mac Tir - Migliore amico di Maric e Teyrin di Gwaren
- Nicolas - Un Custode Grigio guerriero e compagno di Julien
- Remille - Un mago orlesiano e primo incantatore della Roccaforte Kinloch nel Ferelden
- Maric Theirin - Il re del Ferelden
- Utha - Una Custode Grigio nana e Sorella Silente
Luoghi
- Denerim
- L'Oblio
- Montagne Gelide
- Kul-Baras
- Palazzo Reale
- Torre del Circolo
- Vie Profonde
- Thaig Ortan
- Selve Arboree
Note
- Si sono sollevate un po' di problematiche circa alcune date stabilite in alcune versioni del romanzo che non coincidevano. Questo è stato attribuito al poco tempo avuto per le modifiche finali.[1]
- Levi Dryden, discendente dell'ex Comandante dei Custodi del Ferelden Sophia Dryden, sostiene di aver cercato di aiutare insieme a dei simpatizzanti dei Custodi, Genevieve e i suoi Custodi orlesiani nel loro tentativo di ricevere udienza da Re Maric.
Riferimenti
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