- “Prega che abbia successo, perché io ho visto il trono degli dei... ed era vuoto!”
Corypheus (lett. "Conduttore") è un antico prole oscura che era intrappolato all'interno di una prigione dei Custodi Grigi situata nelle montagne Vimmark.
Background[]
Corypheus era una volta un magister umano di nome Sethius Amladaris.[7] Era l'Alto sacerdote di Dumat ed era anche uno dei sette magister che entrarono nella Città Dorata, il gruppo di alti sacerdoti degli Antichi Dei all'interno del Magisterium.[8] La casata Amladaris era considerata mediocre, come Sethius, ma credeva di meritare di più. Secondo uno dei suoi servitori, le cui parole erano in qualche modo rimaste preservate nell'Oblio, Sethius non era mai stato un uomo crudele, ma la decadenza dei templi e la perdita dei suoi seguaci avevano portato il terrore nel suo cuore. Con il resto dei Sette, discusse i modi per riportare il popolo del Tevinter al culto degli Antichi Dei.[6]
Di conseguenza, quando Dumat iniziò a sussurrare a Sethius nei suoi sogni, promettendogli di elevarlo a divinità se fosse entrato nell'Oblio per rivendicare la Città Dorata, Sethius ascoltò il richiamo.[9][10] Incapace di compiere questa straordinaria impresa da solo, chiese aiuto agli altri sei alti sacerdoti degli Antichi Dei. Tuttavia, poiché solo uno di loro sarebbe stato elevato a divinità, complottarono l'uno contro l'altro per il potere, nascondendo le loro identità e assumendo pseudonimi per proteggersi. Sethius assunse il nome di Corypheus, il conduttore del coro del silenzio[nota 1], mentre guidava i Sette, coordinando gli sforzi congiunti per realizzare un'impresa magica mai compiuta prima nella storia umana.[12]
I magister riuscirono ad entrare fisicamente nell'Oblio nel -395 Era Antica; secondo quanto riferito, l'incantesimo richiedeva due terzi del lyrium dell'Impero Tevinter e la linfa vitale di diverse centinaia di schiavi[13], presumibilmente elfi poiché Corypheus credeva che gli elfi dell'antichità fossero legati all'Oblio.[6]
Secondo la tradizione della Chiesa, quando i Sette entrarono nella Città Dorata, il loro orgoglio e desiderio la corruppero, rendendola nera. Il Creatore, sul suo trono nella Città Dorata, li abbatté e si allontanò dai suoi figli.[10] Tuttavia, secondo Corypheus, la Città Dorata era già nera quando la raggiunsero e il trono era vuoto.[14][15]Dopo la sua caduta nel -395 Era Antica, Corypheus rimase in uno stato dormiente fino a quando si svegliò in seguito al primo Flagello nel -191.[9] I Custodi Grigi scoprirono diversi prole oscura capaci di pensiero, parola e di magia prodigiosamente potente oltre che in grado di comandare e guidare parti dell'orda di prole oscura anche in assenza di un Arcidemone. Il Custode Grigio, Sashamiri, agendo per ordine del Comandante dei Custodi Farele, tese una trappola sulle Montagne Vimmark per catturare la più potente di queste creature: Corypheus. Nel -189, Sashamiri imprigionò Corypheus in una torre che sorgeva dalle Vie Profonde nel mezzo delle Montagne Vimmark.[16][17] Per catturarlo usò il sangue di Dumat, i cui resti erano stati conservati nella fortezza di Weisshaupt. Per assicurarsi che nessuno conoscesse il segreto dell'incantesimo che aveva usato per sigillare Corypheus, distrusse i resti di Dumat.[17]
I Custodi inizialmente speravano di poter usare Corypheus come arma contro la Prole Oscura, ma l'interrogatorio si rivelò inutile, poiché qualsiasi Custode nelle sue vicinanze veniva misteriosamente attratto dalla sua influenza. Una volta che venivano allontanati dall'area, ricordavano ben poco dell'accaduto.[18] Questa attrazione è stata descritta come un tipo di richiamo rivolto a chiunque porti la corruzione, simile a quello emesso dagli Antichi Dei, che attira sia la Prole Oscura che i Custodi nella sua prigione. Quando divenne chiaro che nessun Custode poteva stare in sua presenza senza essere influenzato da lui, rendendo impossibile controllarlo o ucciderlo, il Comandante dei Custodi Daneken intimò di sigillare la prigione così da vincolare Corypheus per sempre.
Durante i primi anni dell'Era del Drago, i sigilli che mantenevano fermo Corypheus iniziarono a indebolirsi. Poiché nessun Custode poteva avvicinarsi in sicurezza alla prigione, il Comandante dei Custodi Larius si rivolse a un eretico del Ferelden di nome Malcolm Hawke e lo costrinse a usare la magia del sangue per rafforzare i sigilli all'interno della prigione.[19]
Questo rituale era stato eseguito almeno una volta in precedenza, dal Disonore di Sérault, l'allora marchese di Sérault a Orlais.[20]Coinvolgimento[]
Dragon Age II[]
Corypheus è coinvolto nella missione principale Retaggio.
Dopo che il Comandante dei Custodi Larius abbandona il suo Richiamo, uno dei suoi Custodi più anziani, Janeka, arriva a credere che Corypheus sia la chiave per porre fine ai Flagelli ed escogita un piano per liberarlo dalla sua prigione. Più tardi, viene rivelato che Corypheus ha usato il Richiamo per piantare tali pensieri nella sua testa come un modo per liberarsi. Janeka costringe una fazione di nani del karta a bere il sangue di prole oscura, infettandoli con la corruzione e legandoli così a Corypheus. Quindi li usa per attirare con successo Hawke nella prigione, poiché solo il sangue di Malcolm Hawke avrebbe potuto rompere i sigilli che aveva posto.
Intrappolato nella prigione, Hawke è costretto a rompere i sigilli per scappare. Mentre avanzano ulteriormente nella prigione, trovano l'ex Comandante dei Custodi Larius, il quale li avverte del pericolo rappresentato da Corypheus e tenta di convincerli ad ucciderlo. Hawke in seguito incontra anche Janeka e il suo gruppo di Custodi, arrivando a dover scegliere se aiutare lei o Larius: Larius vuole che Corypheus venga ucciso, Janeka crede di poter vincolare con successo Corypheus alla sua volontà.
Alla fine, il sigillo finale viene rotto e Corypheus si libera. È confuso e chiede a tutti i presenti di mostrargli il rispetto dovuto a una persona del suo status, poiché qualsiasi cittadino dell'Impero deve fedeltà a un magister del Tevinter. I suoi confusi divagamenti rivelano che in realtà era uno dei magister che entrarono nella Città Dorata e tornarono come i primi prole oscura.
Indipendentemente dalle intenzioni di Hawke, Corypheus decide di volerne impedire la fuga e li attacca. Dopo una lunga battaglia, Corypheus viene sconfitto. Tuttavia, proprio mentre Hawke sferra il colpo finale, Corypheus guarda Larius o Janeka (a seconda di chi Hawke ha scelto di aiutare) e sorride debolmente. Mentre Corypheus viene colpito, si può vedere il Custode tremare prima di inciampare.
Il Custode Grigio sopravvissuto poi ringrazia minacciosamente Hawke per averlo liberato dal controllo di Corypheus e poi se ne va per informare i Custodi Grigi di ciò che è accaduto.
Quando Varric racconta l'incontro con Corypheus a Cassandra Pentaghast, lei menziona che i Custodi che ha incontrato presso le rovine della prigione non le hanno detto nulla di Larius/Janeka, suggerendo che il Custode sopravvissuto non è mai tornato nell'ordine.Dragon Age: Inquisition[]
All'insaputa di Hawke o dei Custodi Grigi, Corypheus possiede la stessa capacità di un Arcidemone di trasferire la sua essenza attraverso la corruzione, e lascia la prigione dei Custodi Grigi nel corpo di Janeka o Larius. Uscendo dalla prigione, la mente di Corypheus alla fine si riprende ed è di nuovo in grado di pensare chiaramente. A causa della sua esperienza nella Città Nera, Corypheus arriva a credere che gli Antichi Dei siano morti e che il Creatore più recente sia una bugia, così decide di porre fine completamente alla ricerca della religione. Decide di raggiungere il suo obiettivo attraverso l'apoteosi, tornando alla Città Nera e riportando l'Impero Tevinter al suo antico splendore, creando una vera divinità capace di intervenire negli affari mortali.
Possedendo il corpo di un mago dei Custodi Grigi (Larius o Janeka a seconda degli eventi precedenti), Corypheus viene contattato da Bianca Davri che gli chiede di aiutarla a indagare sull'idolo di lyrium che Varric ha trovato nel thaig ancestrale, sebbene lei non fosse a conoscenza del fatto che il Custode con cui stava parlando è stato sostituito dal magister della Prole Oscura. Bianca inavvertitamente gli rivela che il lyrium rosso è infetto dalla corruzione della Prole Oscura. Cogliendo l'opportunità di trasformarlo in un'arma, Corypheus fa innestare il lyrium rosso sul suo corpo appena resuscitato, migliorando la sua capacità di controllare la corruzione e coloro che ne sono intaccati.
Corypheus stabilisce un nuovo piano per raggiungere fisicamente l'Oblio e ripristinare il Tevinter, prendendo segretamente il controllo o neutralizzando le fazioni più potenti del Thedas meridionale. Corypheus riesce anche a influenzare alcuni dei demoni più potenti nell'Oblio in nome della sua causa, stringendo in particolare un'alleanza con l'Incubo, un demone eccezionalmente potente che si è nutrito di tutta la paura che le azioni di Corypheus avevano provocato nel causare i Flagelli. L'Incubo riesce così ad amplificare il falso richiamo di Corypheus in ogni Custode Grigio di Orlais. Indotti a credere che la morte dell'ordine fosse inevitabile con la loro conseguente impossibilità di fermare il sesto Flagello, i Custodi si disperano; questo porta il Comandante dei Custodi Clarel de Chanson a stringere un accordo con il magister dei venatori Livius Erimond (uno dei subalterni di Corypheus, all'insaputa dei Custodi) per eseguire un rituale di magia del sangue che permetta loro di vincolare i demoni al loro controllo, creando l'esercito perfetto per invadere le Vie Profonde e uccidere i restanti Antichi Dei prima che possano diventare arcidemoni, così da prevenire ulteriori Flagelli. Il rituale tuttavia provoca l'effetto collaterale di lasciare i Custodi maghi e i demoni completamente schiavi della volontà di Corypheus, fornendogli un esercito di demoni e potenti maghi da utilizzare.
Corypheus recluta anche un'ex schiava di nome Calpernia per guidare i venatori, un culto suprematista del Tevinter, fanatici convinti di governare il Thedas in qualità di emissari privilegiati di Corypheus una volta che quest'ultimo tornerà nella Città Nera. Corypheus invia inoltre un magister dei venatori, Gereon Alexius, al villaggio di Redcliffe, per persuadere i maghi ribelli a diventare suoi servitori a contratto in cambio di un'eventuale cittadinanza del Tevinter che avrebbe consentito loro di sfuggire all'ordine dei templari e stabilirsi nel nord. In verità, i maghi del sud sarebbero stati utilizzati solo per rafforzare il numero dei venatori e come carne da macello in eventuali scontri futuri.
Corypheus decide poi di sovvertire l'ordine dei templari per portarli sotto il suo controllo. Con i templari separati dalla Chiesa che controlla il commercio del lyrium insieme a Orzammar, i templari iniziarono a cercare una nuova fonte. Usando Samson come infiltrato, Corypheus introduce gradualmente il lyrium rosso ai templari, convincendoli che è superiore al lyrium ordinario. Poiché il lyrium rosso trasporta la corruzione della Prole Oscura attraverso la quale Corypheus può proiettare la sua volontà, ciò gli avrebbe permesso il controllo completo di qualsiasi templare che lo utilizzava. Corypheus fece in modo che un demone dell'Invidia sostituisse il Primo Cercatore Lucius Corin e iniziasse a corrompere i templari veterani tramite il lyrium rosso, con l'obiettivo di trasformare la maggior parte dell'ordine nei mostruosi templari rossi. Corypheus usa anche il lyrium rosso per trasformare un alto drago in un'imitazione degli arcidemoni, creando il suo drago lyrium rosso che servirebbe sia come simbolo del suo potere sia come arma formidabile sul campo di battaglia.
Alla fine a Corypheus venne offerta l'opportunità di impossessarsi di un artefatto elfico dal potere senza precedenti chiamato sfera della distruzione. Gli agenti di Fen'Harel permisero ai venatori di localizzare la sfera e presentarla a Corypheus per sbloccare il vero potere dell'artefatto. Fen'Harel era troppo debole dopo essersi risvegliato dal suo lungo sonno per poterlo sbloccare da solo, e sapendo che l'Antico aveva pianificato di utilizzare il vecchio manufatto per realizzare il suo sogno di divinità, lo manipolò facendogli sbloccare la sfera con la convinzione che Corypheus sarebbe morto nell'esplosione risultante.[22] Dopo che Corypheus ottiene la sfera, costringe i suoi seguaci a chiamarlo con il suo nuovo soprannome divino: "L'Antico".
Con i suoi piani in atto per portare tre eserciti sotto il suo controllo, Corypheus si infiltra nel conclave di pace della Chiesa tra l'ordine dei templari e gli ambasciatori dei maghi ribelli al Tempio delle Sacre Ceneri. Con l'aiuto di diversi maghi Custodi Grigi controllati, Corypheus usa la magia del sangue per sacrificare la Divina Justinia V per alimentare la sfera e concedersi l'Ancora che gli avrebbe permesso di entrare nell'Oblio a piacimento. Tuttavia il rituale viene involontariamente interrotto dal futuro Inquisitore. Quando l'Inquisitore raccoglie la sfera della distruzione, l'Ancora si fissa su di essa e l'interruzione del rituale provoca il Varco. Apparentemente Corypheus riesce a sopravvivere alla creazione del Varco e se ne va senza che la sua presenza venga notata dalle fazioni presenti.
Se l'Inquisitore ha reclutato i maghi:
Dopo che l'Inquisizione appena riformata ha negoziato un accordo con i maghi ribelli per la loro assistenza nel chiudere il Varco, l'Araldo di Andraste riesce a chiudere il Varco usando l'Ancora. Samson e i templari rossi lanciano un attacco alla loro base nel villaggio di Haven.
Se l'Inquisitore ha reclutato i templari:
Dopo che l'Inquisizione appena riformata ha negoziato un accordo con i templari ribelli per la loro assistenza nel chiudere il Varco, l'Araldo di Andraste riesce a chiudere il Varco utilizzando l'Ancora. Calpernia e i venatori lanciano un attacco alla loro base nel villaggio di Haven.
Corypheus scende personalmente in campo al fianco delle sue forze, scatenando persino il suo alto drago corrotto dal lyrium rosso. Alla fine Corypheus riesce a mettere all'angolo l'Araldo e tenta di recuperare l'Ancora, solo per scoprire che l'Ancora è permanente e non può essere rimossa. Sebbene sconvolto da questa battuta d'arresto, Corypheus giura di ricominciare da capo e decide di uccidere l'Araldo per eliminare un potenziale rivale; tuttavia l'Araldo riesce con un ultimo trabucco a provocare una valanga che seppellisce il villaggio e costringe Corypheus a fuggire.
Corypheus tenta quindi di destabilizzare l'impero orlesiano per reprimere ogni ulteriore resistenza nel Thedas meridionale. Approfittando della Guerra dei Leoni per il trono, Corypheus convince la Granduchessa Florianne de Chalons a sostenere la sua causa, offrendo il suo dominio sul Thedas in cambio dell'omicidio dell'Imperatrice Celene e dell'incastrare il fratello di Florianne, il Granduca Gaspard de Chalons per il crimine, eliminando entrambi i candidati al trono e lasciando Orlais senza leader.
Mentre l'Inquisizione sventa i tentativi dei venatori di radunare un esercito di demoni e destabilizzare Orlais, Corypheus reindirizza la maggior parte dei suoi sforzi alla ricerca di artefatti elfici per raggiungere il suo fine, mirando a ottenere attraverso la magia ciò che non era riuscito ad acquisire con la forza e il doppio gioco. Individuato finalmente il Pozzo del Dolore nel Tempio di Mythal nelle Selve Arboree, Corypheus schiera tutte le sue forze rimanenti per aprire una breccia nel tempio e rivendicare l'antica conoscenza al suo interno
Se l'Inquisitore ha reclutato i templari:
Corypheus usa anche il Santuario di Dumat come base personale dove imprigiona il Magister Erasthenes per testare l'incantesimo vincolante che intende usare per trattenere il Ricettacolo per il Pozzo dei Dolori. Il legame obbliga il prigioniero a rispondere onestamente a qualsiasi domanda posta loro e consente a Corypheus di accedere alla conoscenza del Pozzo ogni volta che lo desidera senza rischiare la sua sicurezza esponendosi agli effetti collaterali del Pozzo.
Nel frattempo l'Inquisizione raduna tutti i suoi alleati per attaccare le truppe di Corypheus nelle Selve Arboree, provocando una battaglia campale tra i due eserciti lungo il percorso verso il tempio. Corypheus e la sua avanguardia raggiungono per primi il tempio dove affrontano le sentinelle elfiche che ancora sorvegliano il luogo. Corypheus entra deliberatamente nelle barriere magiche del tempio, disabilitandole ma distruggendo la sua forma fisica nel processo. Il gruppo dell'Inquisitore arriva giusto in tempo per assistere al passaggio dell'essenza di Corypheus nel corpo di un vicino mago dei Custodi Grigi sotto la sua schiavitù, trasformando istantaneamente il mago in Corypheus. Samson/Calpernia entrano nel tempio proprio davanti all'Inquisitore. Dopo aver individuato l'Inquisitore, Morrigan e i loro compagni, Corypheus evoca il suo drago lyrium rosso, ma i suoi nemici sono in grado di chiudere le porte del tempio e sigillarle magicamente prima che il drago possa raggiungerle. Quando Corypheus riesce a farsi strada nel tempio, i suoi nemici hanno già utilizzato il Pozzo del Dolore, che è anche la chiave per l'Eluvian nella zona. L'Inquisitore e il suo gruppo fuggono attraverso l'Eluvian mentre Corypheus cerca di attaccarli, ma una figura femminile sconosciuta e luminosa emerge dal Pozzo, bloccando il suo inseguimento prima di fuggire attraverso l'Eluvian stesso. Quando riesce a passare, i suoi nemici fuggono attraverso l'Eluvian, che si frantuma quando Corypheus entra in contatto.
L'Inquisitore e i suoi alleati scoprono dalla conoscenza contenuta nel Pozzo che, poiché Corypheus ha investito parte del suo essere nel suo drago lyrium rosso, se il drago viene ucciso, la sua capacità di trasferire la sua coscienza in un altro corpo sarà temporaneamente interrotta.[23][24]
Con il suo esercito devastato e i suoi progetti sventati, Corypheus ritorna al Tempio delle Sacre Ceneri e, in un ultimo tentativo di schiacciare i suoi nemici, riapre il Varco. Corypheus affronta i soldati dell'Inquisizione di stanza presso le rovine del tempio e proclama che il Creatore è una falsità e che sarebbe stato il nuovo dio. Quando i soldati lo respingono, Corypheus scatena un'ondata di demoni del terrore che massacrano la maggior parte dello squadrone. L'Inquisitore e la sua cerchia ristretta arrivano con un plotone di soldati dell'Inquisizione per affrontare Corypheus. Corypheus fa sì che enormi pezzi delle rovine e del fianco della montagna circostante si sollevino dal terreno nel Varco, rimodellandoli in una versione in miniatura della Città Nera. L'Inquisitore e tre dei suoi compagni rimangono intrappolati e tagliati fuori dai loro alleati. Corypheus si muove per ucciderli con il suo drago lyrium rosso; tuttavia, mentre il drago tenta di attaccare, un altro drago (il Guardiano di Mythal, se l'Inquisitore ha bevuto dal Pozzo, o una Morrigan mutaforma, se ha bevuto) lo affronta allontanandolo. Infuriato, Corypheus si scontra con l'Inquisitore in una battaglia finale, scatenando la sua nuova magia potenziata dal lyrium rosso ed evocando un branco di ombre per assisterlo.
Nel bel mezzo dello scontro, il drago di Corypheus riesce a incapacitare l'Inquisitore, proprio mentre Corypheus viene ferito. Corypheus si ritira per un momento e scatena personalmente il drago sull'Inquisitore, solo per far sì che il drago rosso del lyrium venga ucciso subito dopo, interrompendo la capacità di Corypheus di saltare in altri corpi. Reso vulnerabile, Corypheus decide di voler vedere il mondo distrutto se non riesce a governarlo. Mentre l'Inquisitore è sempre più vicino alla vittoria, tuttavia, Corypheus rifiuta di accettare il fallimento dopo tutto quello che ha sopportato e cerca di chiedere aiuto agli Antichi Dei, Dumat in particolare, solo per vedere l'Inquisitore che gli strappa la sfera dalla presa con l'Ancora, frantumandogli la mascella. L'Inquisitore usa infine l'Ancora per sigillare il Varco e aprire uno squarcio all'interno di Corypheus, dicendo "Volevi entrare nell'Oblio?" mentre lo squarcio lo disintegra.Missioni[]
Dragon Age II[]
- Retaggio
Dragon Age: Inquisition[]
- L'ira del cielo
- Nel tuo cuore arderà
- Le conseguenze della superbia
- Un mondo in rovina
Strategia[]
- Vedi la strategia di Dragon Age II e la strategia di Dragon Age: Inquisition.
Citazioni[]
Legacy[]
- "Che sia un sogno da cui mi sto destando? Sono in terra nanica? Perché le vie sono tanto desolate?"
- "La luce. Cercavamo la luce dorata. Ci offristi... il potere degli dei. Invece era tutto... nero... corrotto. Da allora... soltanto tenebre. Quanto a lungo?"
- "La città! Doveva essere dorata! Doveva essere nostra!"
- "Se non posso andarmene con te, lo farò tramite te! Io vedrò la luce!"
Dragon Age: Inquisition[]
- "Non sei niente! Tutto ciò che ami finirà schiacciato sotto il tacco dell'Impero!"
- "Un tempo violai l'Oblio per conto di altri, per servire personalmente gli Antichi Dei dell'Impero. Trovai solo caos e corruzione. Sussurri senza vita. La mia confusione è durata un millennio. Ora è tutto chiaro. Ho trovato la volontà per fare ritorno con il mio nome, riportare in auge il Tevinter e correggere questo mondo corrotto."
Voci del Codice[]
Voce del Codice: Cambio di piani
Voce del Codice: Catturare Hawke
Voce del Codice: Congetture su Kirkwall
Voce del Codice: Un'insolita scoperta
Voce del Codice: Lodate Corypheus!
Voce del Codice: Riservato ai Custodi
Voce del Codice: Serrature su serrature
Voce del Codice: Uno strano avvistamento
Documenti[]
- L'Artiglio di Dumat
- Una preghiera al Nuovo Dio
Note[]
Curiosità[]
- Sconfiggere Corypheus in Dragon Age II fa guadagnare al giocatore l'obiettivo "Conduttore". Il greco classico κορυφαῖος (koryphaîos, latinizzato come coryphaeus, in italiano corifèo) significa "direttore del coro", o "il capo di un partito, un gruppo, e simili".[25][26]
- Corypheus è descritto come implacabile, ambizioso e oltremodo arrogante. È l'arroganza personificata e crede di operare a un livello che nessun altro essere può comprendere.[27]
- Leliana è il personaggio che Patrick Weekes ritiene abbia più in comune con Corypheus. Weekes sostiene che entrambi sono dei credenti bruciati e si riferisce a Corypheus come allo specchio oscuro di Leliana.[28]
- Sethius Amladaris aveva una moglie.[6]
- Prima di raggiungere il Pozzo del Dolore, Corypheus non sa nulla degli altri sei magister che sono entrati nella Città Nera con lui: all'inizio conosceva solo i loro alias e non è stato in grado di apprendere nulla del loro destino dopo il risveglio.[29]
Riferimenti[]
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